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Pubblicata il 22/03/2006
Sono un un uomo felicemente falsato
fin ora ho vissuto
una vita immaginaria
e in mancanza di un amore vero
in un sexy shop
ho comprato un amore falso,
una donna gonfiabile.
L’ho vestita
con un completino niente male
con una piccola minuscola gonna
la tengo tra le mie braccia
le racconto storie inventate
i nostri corpi si fondono assieme
la sua bocca con la mia bocca
siamo una cosa sola
plastica e carne.
Vorrei avere occhi miracolosi
per vedere amore
nei suoi occhi
e non sentire più
quell’odore di gomma.
Sono stanco di barare,
spero di guarire
da questa malattia che stimo
grave chiamata amore, una sciagura.
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Una poesia che espime un'immensa solitudine: ci si accontenta di un amore di plastica. Però la passione, Maurizio, non è sempre una sciagura. La lirica è bella, come sempre le tue. Ciao. Marina

il 22/03/2006 alle 18:37

Malinconia e solitudine si nasconde fra i tuoi versi.
L'amore è una piacevole malattia, perversa a volte, ma tu tenta, lanciati verso un amore vero , ti darà sensazioni molto diverse dalla gommosa icona che tieni fra le braccia anche se penso che la metafora che usi può darci un altro significato dell'amore descritto nei tuoi versi ovviamente è un mio parere.
franco

il 22/03/2006 alle 23:34

molto forte questa tua..l'amore che è diventata semplice arte del saper sedurre, del sapersi comportar bene a letto..la speranza di crederci ancora riposa nell'attesa del nostro cuore, chè già stanco ripone l'ultima maschera dell'ennesima finzione..ciao francesco

il 23/03/2006 alle 00:42