PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/03/2006
Solo.

Solo
con la mia solitudine
nascondo il mio malessere
di uomo inascoltato.

resto ad osservare
gli inutili lamenti
di amori e pentimenti
di pianti e sofferenze.

Sì ...
voglio restare
solo come un cane
non voglio
dare a nessuno
le pene del mio cuore.

Non voglio
fare da paravento
per i perduti amanti
di strascichi melensi.

Solo
con il mio oltraggiare
pentito di me stesso
a curare le mie ferite.

Solo
punto e basta!

il poeta narratore.
freccia.
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urlo di solitudine, che sembra quasi ricader su se stesso...talvolta il silenzio di se stessi è la chiave per miglior per dare ascolto ai propri lamenti...ciao riflesso.

il 20/03/2006 alle 18:54

passaggi di tempo ...urlati in poesia...
grazie ...freccia.

il 20/03/2006 alle 19:18

ascoltare se stessi è un primo passo per vincere la solitudine.Scoprirai che non è poi tanto difficile incontrare chi ti saprà ascoltare.

il 20/03/2006 alle 21:30

MA NON SEI SOLO E, SEMMAI, SEI IN BUONA COMPAGNIA. SAI, A VOLTE LA SOLITUDINE PUò ESSERE NECESSARIA. MA VIVA L'AMICIZIA. GIùGIù

il 20/03/2006 alle 21:50

La solitudine suona nei tuoi versi, e rimareggia nel cuore, una volta terminata la lettura. E' come se vedessi specchiata la stessa condizione, e per questo, per la tua capacità di poter gridare a tutti una condizione che non è solo tua, apprezzo il tuo componimento e ti ringrazio. E ricorda, anche se magari non può aiutarti, che non sei l'unico a sentirti così.
Bella poesia.
Ciao

Giulia

il 20/03/2006 alle 22:50

E' lo sfogo di un momento che si fa strada tra i versi, ma presto tornerai a cantare la bellezza e l'innamoramento. Sto in attesa del superamento della tristezza, un abbraccio, mati

il 20/03/2006 alle 23:14

resi sei dolcissima...!
un abbraccio freccia.

il 21/03/2006 alle 05:41

Si Giulia sono momenti di tensione vuoti che andrebbero colmati...
un abbraccio freccia.

il 21/03/2006 alle 05:44

lo so...Sera...che tu ci sei...sei un amico virtuale che oramai mi ha capito...un grazie...ciao Sera
Giovanni.

il 21/03/2006 alle 05:45

mati anche tu mi hai imparato a conoscere e mi leggi nel pensiero oltre che nelle righe...un abbraccio Giovanni.

il 21/03/2006 alle 05:47

Poesia dura, scritta in un momento di sconforto: un cuore molto sensibile ha di queste crisi violente. Però nel suo assolutismo, nella sua strenua volontà di solitudine, ha una sua bellezza. Mi è piaciuta. Baci. Marina

il 21/03/2006 alle 09:42

essere soli con se stessi a volte non è solitudine, specie se gridi al mondo il tuo momentaneo sconforto perchè il mondo stesso ti è accanto in quei momenti. collega il tuo grido a quello disperato di Gustav Munch e tutto il mondo ti sarà vicino caro freccia . un abbraccio il reietto franco

il 21/03/2006 alle 10:13

Marina la tua saggezza mi onora ...!
apprezzo molto del tuo ...
un abbraccio Giovanni.

il 21/03/2006 alle 11:33

Si Franco è solo una parentesi...?
un abbraccio Giovanni.

il 21/03/2006 alle 11:34

a me sconcerta che tu davvero lo voglia, e in tal caso me ne dispiaccio..........c'è sempre qualcuno intorno.........bella cmq la poesia

il 21/03/2006 alle 23:29

ciao Ania...ogni momento è giusto per fare poesia....come accennavo a Giulia...sono attimi di vita...di sconforto ,quando si vorrebbe ciò che non si puo...si vorrebbe l'amore che c'è e non si vede ,c'è ma non si puo a vere,mille le cose che portano a essere SOLO...
UN ABBRACCIO.
GIOVANNI.

il 22/03/2006 alle 06:59

ciao Dami...che dire...!a volte la pazienza cade ...i tempi per le donne sono sempre piu' lunghi ,e allora scatta il pensiero...e meno male solo quello!
he...ok Dami un abbraccio.
GIò.

il 27/03/2006 alle 17:58