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Pubblicata il 15/03/2006
Gocce rabbiose
getta la notte
contro il vetro opaco,
argentee mani nere,
voce tua remota,
che frugano il mio cuore,
lucenti artigli ignari
della rossa traccia dolorosa.
Non so se più
soffre il cristallo,
ferito dal tuo gelido chiarore
che solchi lascia
di leggero pianto
od il mio viso stanco,
sotto il pesante velo
che solchi lascia
di tenace marmo.
Stille di gelo
percorse nella scia
dell'eterno silenzio
che attonite domande
distilla nel profondo
ed aggroviglia il cuore
in tormentose spire di buio.

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Davvero bella... parole dense di significati ed espressione di sentimenti profondi... benvenuta su PH...
Fili.

il 16/03/2006 alle 09:08

Grazie Fili delle tue parole e del benvenuto, a presto, ciao, daniela

il 16/03/2006 alle 09:44

non dovrebbero passare inosservate poesie belle come questa
...sei nuova? benvenuta Daniela
e complimenti

il 17/03/2006 alle 10:59

Grazie! Mi fa piacere che la mia poesia ti sia piaciuta, sì sono nuovissima e ti ringrazio ancora delle tue parole e del benvenuto, ciao, daniela

il 17/03/2006 alle 12:15