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Pubblicata il 12/03/2006

Donna.

Donna.
sei sempre dolce
sei sola
nell'impavida mattina.

Bella
sai di lacrime di miele
sola
nell'incerto tuo amore.

O…
se tu potessi
dolce creatura
sentire le mie pene
i sogni miei refusi
perduti in una stanza
di squallide ragioni.

Colpe
di sconosciuti approcci
indegni
da lacrime versate.

Donna
tu sola coraggiosa
imperterrita amante
sognatrice d'altri tempi.

Quando non vivi
io guardo da lontano
da una finestra infranta
per attendere
il sospirato tuo ritorno.

Il poeta narratore.
freccia.
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Sento il senso di colpa trasmesso da queste parole...mi piace la "sognatrice di altri tempi"...un saluto

il 12/03/2006 alle 21:24

...che importa se non può sentire ?
Guardi a lei come ad una infinita chimera

il 12/03/2006 alle 21:46

Quanto dolore nel tuo cuore nell'attesa del suo ritorno, salutone, mati

il 12/03/2006 alle 22:20