PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 03/05/2002
Odio elegie. E odi. Stavolta però non posso
tacere. L‚amico unico di madre vedova
è morto. Proprio quello che non poteva
morire. S'è fatto ingegnere
per salvare la terra. Prete
per salvare le anime. Spretato
per salvare la sua. Marito
per salvare il cuore. Ricco
si è fatto povero. Tra i poveri,
maestro, pagliaccio, strafottente,
gaio, felice sempre. Dai potenti
proscritto. Ha scritto
mille libri. Ha piantato
una foresta. Ha adottato
mille figli. Il figlio di puttana
di un centauro l'ha travolto morendo
insieme. Cari amici vi scrivo
per darvi la notizia. Giancarlo,
l'unico amico che avevo
vive. Io sono morto.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

no, tu non sei morto, se ti leggesse non lo vorrebbe e se ascolti bene il silenzio, lui è lì, in te, lo puoi sentire se ti ascolti dentro. Non ti dico non soffrire... è impossibile...ma ti dico coraggio.
g.

il 03/05/2002 alle 12:50