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Pubblicata il 01/03/2006
Mezzanotte percosse l'aria a frustate
facendo roteare la luna blu.

Casanova giunse cavalcando una puledra
d'oro e d'argento senza briglie nè tempo.

In quei lineamenti d'ombra aveva inizio e fine
l'eterna simmetria di sudori inzuppati nel sonno,

poichè una nuda forma con aspetto di donna
glabra, rosea, morbida e gonfia,correva avanti

le palpebre appesantite e tremanti
s'accorgevano che la passione era una coppa vuota

-a circondare il morire del giorno-

La coscia snella e nerboruta usciva in cerca
a scavar l'umida terra, a rintanarsi in qualche luogo

per ridersi in faccia,in equilibrio d'aria
quando forse era furia di solitudine

-in ambigua giovinezza-

...e per fuggire da se stesso
fu ricondotto a riva dell'antico mare.

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molto brava, ladylunaa!!

il 01/03/2006 alle 11:58

Il titolo non mi convinceva, ma l'ho letta sapendola tua e non mi sono affatto pentita! Eleganza magistrale!
Un bacio
Ele

il 01/03/2006 alle 23:33

Una poesia che si distacca dal tuo modo di poetare.
Interessante! Hai ben delineato il profilo di Cananova, uomo che racchiudeva in se un senso di solitudine..e mai nessuna donna poteva colmare il suo vuoto interiore. -in ambigua giovinezza-
..e per fuggire da se stesso
fu ricondotto a riva dell'antico mare.
Ciao sorellina..quando ci sentiamo?..Un bacione Dora

il 03/03/2006 alle 11:06

grazie, piacere di averti incontrato nel mio angolino

il 09/03/2006 alle 10:38

è gradevolissimo pensare che mi leggi sulla fiducia!
un grande abbraccio di luna

il 09/03/2006 alle 10:39

beh come sempre arrivo in ritardo...he he he
bello il disincantato ritratto che hai letto nel mio casanova, gli assomiglia molto
baciuzzi

il 09/03/2006 alle 10:42

Eccellente!
indagine storica accurata e rivisitata attualissima, scrivere fluido ed elegante, bella prova!
caschi mai nel banale, brava

il 09/03/2006 alle 15:31

:-)))

il 10/03/2006 alle 10:27