Faccio a meno di te, compagna
da oggi, da questo
preciso istante.
Inizio e fine, Omega
è padrona dei cronometri ufficiali
Una Pace
raggomitolata in cinque
tondi colorati;
((((((((((((con colpi terrificanti
si scontrano gli hockeisti canadesi
con pugni e bastonate si contendono
il puck, () tace
la voglia di guerreggiare)))))))))
finchè dura la tregua olimpica
come nell’antichità più pura
scatta adesso il primo
giorno di freddi
ludii.
Si accendono i fuochi
si dileggiano i pochi
amatori dello
sport-tout court
Mandiamoli a Vancouver
gl’imbellettati mistici, i freschi
incappucciati di piombo
pesante,,,,
Massa di falsità
putrescente.
Mentre ti lascio, compagna
nelle tortuose speranze
disperse di veggente sordo
che non piange
quasi più, e quasi mai
lo farà se non per recita
da Palco usato e rotto, scricchiolante
di disperazione soddisfatta
la visione nostra data
al negativo delle cose
m’appare come la verità consumata
dalla lama della Malavitosità
che m’imprigiona: mera realtà.
Prescrizioni di guarigioni,
paragrafi di storia al vento
da ciò che chiamano i seguaci
attuali dell’antico Greco: è la
Malattia dei tragici Ulissi
cibernauti odierni
Oscura retina che abbraccia
chi ne è trafitto, vecchio
o imberbe qual sia
: l’anima è succhiata
come una Mantide
moderna
Quale colpa mi dai
nell’esserne uscito
e le stelle rivedere tra le buche
dell’ozono con il viso
pulito dalla fuliggine
negra?
Sono
quello che sono, non puoi negarlo.
La boscaglia
della morte già l’attraversai
e la muta di cagne da guardia
alla mia stanza
previamente
avvelenai. (per sfuggire al gelo)
Placebistica sfida
all’integrità morale
-come odio questa precotta
volontà di conservare
ciò che non fa parte
della natura!!---
e la legislatura
svanisce; Vittoria
non faccia assenteismo
proprio ora
Ti lascio, compagna
che sei nel mio corpo
---e io sono in te—
nel sangue nel midollo
spinale di peripezie
viziate,
ti lascio
anzi
ti mollo.