PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 21/02/2006

niente mi appartiene
nemmeno l'ultimo respiro
fatuo di una stirpe
zingaresca,

fui larva, belva
e salivamara di vento,
ingoiai l'aria livida
spremendo dio
come un limone
maturo e
mi urtò l'ombra
distorta dell’uomo
pulito,

ora mi dono
tremando
felice
d'una macchia
di paradiso,

ma

non aspettarti nulla
non cadere come caddi aggrappandomi a sagome d'acqua
non chiudere le braccia salendo i tuoi gradini di purezza
guarda dove senti di guardare
ribellati
ama
e fai un passo indietro per capirti
e spostati

perché la vita è un movimento di sguardi,
è polvere tra i fossi che danza
miracoli,

e se un giorno non ti tornassero i conti,
figlio mio,
beh, non allarmarti,
so di gente a cui torna tutto
ma dispera
senza sogni

e dentro lentamente si muore
...
  • Attualmente 2/5 meriti.
2,0/5 meriti (1 voti)

davvero molto "densa"...
e hai ragione, un passo indietro per capirsi ci vorrebbe spesso!
A.lisa

il 21/02/2006 alle 10:02

Assolutamente arricchente!
Grazie Re...
Ele

il 21/02/2006 alle 15:26

Da rileggere più volte per entrare appieno nello spirito che ti ha stimolato a scriverla, salutone, mati

il 21/02/2006 alle 19:22