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Pubblicata il 15/02/2006

Aggancia il mio umore
come vitello,
laddove vi si scorge sangue grumo

Fatelo bene senza far rumore,
fate vedere al mondo quanto è bello
scorticare un cuore e il suo profumo

Spande come gocce di Chanel
rosso granito e rosa come il marmo
che freddo copre il volto di chi giace

Vorrebbe urlare il morto
ma ivi tace… tace contorto
di mali oscuri -all’armo-

E rema e voga contro mare infame;
quando vi posa piede ormai è tardi
a pezzi è formulato tutto il resto

Nulla rimane in braccia alle mie brame
-Addio grido- cacciando i verbi ai sordi
Freddo rimpiango –sguardo- e non protesto
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appena finita di scrivere anch'io mi sono accorto
di questa strana assonanza ( si può dire?) di immagini e visoni con Guernica (grazie per la correzione) di un Pablo picasso al massimo della sua espressione artistica...
ma solo come immagine... :-)..
grazie

il 16/02/2006 alle 11:27

Di Guernica ha anche la complessità, ma forse meno immagini violente.
Poesia difficile da commentare per la mia limitata capacità, ciao, mati

il 17/02/2006 alle 19:42

BASTA LA PRESENZA...

il 17/02/2006 alle 23:01