Si avvicinano attimi di un sapore che più non percepisco;
solo frammenti dell’invisibile che un passato trascina.
Non rimane che la mia anima celata,
che non distingue emozioni
e che nasconde la sua essenza agli occhi degli altri
e frena le reazioni della mia mente.
Non restano che i pensieri di un attimo,
vissuti in un tempo troppo lontano per poterlo rivivere.
Restano pagine e pagine di parole
che evocano sensazioni che non più mi percorrono,
che non riesco neanche più ad afferrare per ciò che sono.
Ogni giorno è un riflesso del passato,
lunghi istanti che si perdono in brandelli dimenticati.
Vivo una vita che non è mia, così distante dal reale.
Davanti al mio sguardo c’è un tempo che non conosco, che mi confonde, che mi turba…
Solo foschia che avanza e annebbia i miei occhi
che più non distinguono ciò che un tempo riusciva a far tremare il mio corpo.
I passi che mi conducono verso quel domani che mai ho sperato,
si muovono davanti la mia indifferenza.
Sono sola,
la mia coscienza non mi ascolta
e scendono lacrime lungo l’anima che si dimena sotto il peso dell’oppressione.
Sono sola,
senza me stessa, senza ciò che rimane di lunghi attimi inafferrabili
e persi nel percorso di questa mia vita.
Resto qui, presente, nel mio abbandono.