PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/02/2006
Sei là
oltre la porta chiusa
ad uno sguardo
che non sa capire
Troppo decisa
in quel tuo cammino
per dare ancora tempo
a chi è smarrito

a chi ormai vuote
stringe le sue dita
e la tua mano
non può più sentire

Il tempo
è un vento freddo
che non conosce
strada per tornare
Si muove
senza mai lamento
ed è già tardi
quando t'accorgi
di non più servire

Piccole orme
sanno di ricordo
come le trecce
di mille danze
al sole

Ora la sera
sembra ancor più fredda
mentre nuvole oscure
inseguono il tramonto

il vuoto pesa
come un male dentro
e nulla ormai
sa più dove colmare.
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quanto mi suonano familiari le tue parole...hai descritto in maniera esemplare quel circuito di sensazioni collegate con l'assenza di una figura così importante per la vita di ognuno di noi...con affetto fra

il 08/02/2006 alle 18:08

...cammina la sua vita, il suo destino, come è giusto che sia. Eppure chi lo spiega al cuore di un padre, che nella avversa sorte ne ha fatto ragione di vita, che quelle manine non saranno piì fra le sue dita ?

Grazie
L.

il 08/02/2006 alle 18:26

E' una lirica che muove dal tuo cuore traboccante di sentimenti ed arriva a noi con folate di emozioni, ciao, mati

il 08/02/2006 alle 22:57

Una stupenda composizione
,introspettiva,
dove c'è una ridda
di sentimenti che
prendono l'anima..
C'è un vuoto
che pesa.come
un male dentro
e niente può più colmare.
Caro Airon,ti abbraccio
con affetto.Dora

il 09/02/2006 alle 11:48

...è un distacco che non ha eguali
Ciao Mati

il 09/02/2006 alle 14:06

...è l'attimo, Dora, quello che passa e lascia sensazioni. La poesia nasce lì, nel non farlo passare inutilmente e fissarlo sulla carta.
Ricambio l'abbraccio
L.

il 09/02/2006 alle 14:09