Poesia durissima sull'emarginazione, il rifiuto di ogni diversità e la solitudine che ne scaturisce. I poeti spesso parlano d'amore, di ricordi, di tristezze personali: la poesia a sfondo sociale è difficile, ma tu sei riuscito in questo difficile compito. Un abbraccio. Marina
In quella stanza che descrivi c'è l'angoscia esistenziale di anime ferite da pregiudizi, da emarginazione, da cattiveria, da indifferenza.
Sono anime senza terra, nè amore, che non colgono più spiragli di luce, ma il freddo vuoto del buio e dell'abbandono.
Grande sempre di più in questo abbraccio dato a chi soffre, ciao, mati
Credo che tutti questi pregiudizi son causati da una falsata normalità, e dal fatto che non riusciamo ad andare oltre con il pensiero. Avvolte il mio lavoro mi porta a confontarmi con queste diversità e mi si stringe il cuore, per la tanta ignoranza delle cosidette anime normali che suscitano sulle anime che soffrono per un'etichetta messa senza senso.
Un abbraccio Nadia
"commento-non commento", il mio, in quanto impossibile per una tematica così profonda, trattata in modo così alto.
Ma il voto, mi prendo la soddisfazione di darlo, eh, cribbio!
Hai descritto la normalità di ieri,oggi e domani.Il punto è "I diversi" quelli che si sentono normali e non soltanto,la loro esistenza finisce quando questi si ammalano ma..ricomincia quando guariscono.
E' sempre stato così,l'importante non è combattere ma vivere e dare esempio.
Ciao,MauMusiC
grazie a tutti per i vostri interventi..ho sofferto tanto a scrivere queste righe..volevo che ne scaturisse fuori un'immagine dolorosamente sofferta ma allo stesso tempo un'indignazione non fine a se stessa ma che possa annullare qualsiasi falsa "diversita" di anima e corpo..nel nome di una sempre più anelata uguaglianza..
un urlo di denuncia. Che tristezza, le tue sono parole che fanno piangere il cuore. Perchè abbiamo sempre così paura di ciò che non conosciamo, perchè lo allontaniamo invece di cercare di conoscerlo meglio? Splendida. Mi piace anche il modo in cui l'hai composta.