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Pubblicata il 02/02/2006
Leggero, poco oscuro,
ti tiri in giù il vestito.
Per un attimo ti penso
mentre tocchi le acque,
ti precipiti verso il corrimano
lì un uomo è morto.
Ma tu soffice, illusione
dell'incarnazione ti fai vedere,
oziosiamente guardi il cielo,
da dove provieni.
Veloce con quelle ali,
le volevo anch'io da bambino.
E' molto che non ti vedo;
tu nel mio letto ed io affianco
come un pensiero chiuso nella mente
come oggi l'idiozia e gli uomini.
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