PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/01/2006
Ho visto in tv
piramidi di morti

ho visto lacrime sui visi
e sorrisi di benessere

ho visto con i miei occhi
vissuto sulla mia pelle

ho visto i lager
ero bambino

mi rivedo ora
un bambino più grande

non è facile capire
capire il perchè

ho visto gente non capire
vestiti di morte

ho visto e non volevo
troppa ipocrisia

ho visto ricordare
nel modo sbagliato

ho visto urlare la pace
ho visto urlare l'odio

arcobaleni nelle bandiere
sangue e fumo per le strade

ho visto preti e politici
sentito parole senza senso


24/01/2006
ho visto me davanti lo specchio
ho visto che parlo ma sono come loro.
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Che bella........mi ha colpito molto....ferito....soprattutto adesso che sto leggendo l'ennesimo libro sull'olocausto..."Essere senza destino" di Imre Kertesz....sta per uscirne il film... e soprattutto ora...dove la guerra viene definita....missione di pace...incredibile....
Grazie per la poesia
ciao
Max

il 25/01/2006 alle 09:26

no, non credo tu sia come loro - o forse lo siamo un pò tutti-
facciamo parte del sistema, inconsapevoli o consapevoli.
facciamo parte della vita, che da sempre è così. solo che in questo secolo è visibile a tutti, perchè tutti sanno tutto, tramite giornali e video.
e così ci confrontiamo. a volti ci sentiamo migliori a volte peggiori.
è un buon segno analizzarsi ogni tanto.

e tu l'hai fatto veramente bene.
bella poesia (e non poesia brutta...)
:-)
abbraccio, buona giornata
pat

il 25/01/2006 alle 09:44

queste sono ferite che l'intera umanità ha inferto a se stessa...convengo con te, nella tua denuncia
molto bella

il 25/01/2006 alle 18:54

un attimo di riflessione.
la fuerra e la pace va interpretata.
ma non è facile

il 25/01/2006 alle 19:12

pensa se al tempo di Ghandi co fossero stati i mass media.
forse ci sarebbe più rispetto

il 25/01/2006 alle 19:13

grazie.
purtroppo sono ferite che non dovrebbero mai riemarginarsi ma continuare a sanguinare per ricordare il male della guerra

il 25/01/2006 alle 19:15

usiamo la vista, per ampliare le nostre coscienze.ciao solenero

il 25/01/2006 alle 19:27

preferisco usare il cervello e il cuore la vista inganna

il 25/01/2006 alle 20:36

...l'essere umano trabocca di paradossi che danno vita a spettacoli a cui assistiamo tutti i giorni...il tuo atto di denuncia in versi dipinge il genere umano ed ad ogni pennellata accende i colori del dolore e della sofferenza...ma noi non siamo come loro...forse possediamo molte delle debolezze umane, alcune più marcate, altre meno, ma nessuna di quelle gravi..soltanto per il fatto che siamo consapevoli della nostra reazione...siamo artisti e quando ci guardiamo allo specchio dobbiamo essere sicuri di non essere....come loro!

...un poeta si uccide l'attimo prima di uccidere

Bellissima...mi piace leggerti così.
Hola
Marco

il 25/01/2006 alle 22:36

Nessuno in questo mondo di dolore può dire di non aver contribuito a procurare qualche lacrima a qualcuno, magari senza volerlo, ma sbagliare è umano, l'importante è ravvedersi e trovare, poi, il modo di essere partecipi nelle cose positive.
La tua poesia esprime senso di grande solidarietà per chi subisce violenza, ciao, mati

il 25/01/2006 alle 23:35

:-) grazie.
Hola

il 26/01/2006 alle 19:11

ci sono lacrime che fanno bene.
quella della vergona.

il 26/01/2006 alle 19:13