PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/01/2006
Non ti riconobbi...
e quando mi fermai
la brina formò un fiore.

E non ti seppi.
E non ti domandai.
Fosti l'amore?

E quando mi fermai...
la notte mi cucì una stella
-triste- sulla bocca.

E più non rispondesti.
Di me...di te...
-nebbia contrita-

Forse di me ridevi...
-Oh, lo sapevo, ridevi!-

In un riso intrappolato
fra i labbri serrati
- e ti si contorgevano gli occhi-

Suona la campana, senti?
a lenti rintocchi.
E' la campana dei morti?

Tientele strette fra le nocche
delle mani le tue menzogne
e che ti ballino sui denti

a masturbarti i ginocchi !
Il tuo smunto perbenismo
ti si chiude come un tombino

come le mani di un bambino
che ti soffocano perchè
la sua purezza più non c'è.
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Poesia rabbiosa, triste, cattiva, energica.. bellissima..
Quando sembra di non essere adatti all'essere amati o vivere l'amore.. quando sembra che coloro al quale rivolgiamo il nostro amore non lo considerino alla loro "altezza"..
Un abbraccio forte!

il 25/01/2006 alle 11:41

Triste amore che lascia il cuore spento e che consuma perfino il pensiero.
Poesia molto bella, seppure è indicativa di grande sofferenza, un abbraccio, mati

il 25/01/2006 alle 12:31

quando tutto ciò che ha un senso diventa solo ad un senso...quello dell'ipocrisia, vuoi dire?
bentrovato amico, un grande sorriso di luna

il 25/01/2006 alle 18:41

il pensiero non si consuma perchè rinasce , come la schiuma del mare sopra le onde...l'anima, si, a volte l'anima si consuma...

il 25/01/2006 alle 18:43

non direi non riconosciuto...ma solo tradito, ingannato, inquinato

grazie ..e un sorriso!

il 25/01/2006 alle 18:44

toni forti per una denuncia graffiante

il 27/01/2006 alle 16:15