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Pubblicata il 20/01/2006
“ La realtà sradica ogni attesa
la porta via
e la brucia a fuoco lento

Fa così male guardarla!

Un dolore che respira.
Ecco, cosa sono diventata.

E ti manterrò intatta,
dolce culla delle mie speranze,
ti crescerò,
ti educherò,
ti insegnerò ad amare,
fin quando un volto piccino
non si poserà su di te,
e rinfrescherà la dote dei miei lamenti,
con le trapunte di baci e veglie notturne
che intanto custodirò
nella sua cameretta.”


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Ogni verso è dolore: composto, trattenuto, espresso con immagini tenere che straziano chi la legge, in special modo se è una donna. Bella. Ciao. marina

il 21/01/2006 alle 12:16

La commozione dell'inizio sale in crescendo fino alla tenera speranza della chiusa.
Un abbraccio, mati

il 21/01/2006 alle 18:16

e' molto bella sembra scritta da Giacomo Leopardi volevo richiamare il Carducci ma il pessimismo è Leopardiano pero' tu concludi con la speranza ......dando la parte migliore di Te per farla rivivere .......... anche se lascia nell'animo dolci emozioni:.

il 13/08/2013 alle 22:08