PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/01/2006
Vibrano le nostre mani
come giunchi spezzati
e dai nostri sguardi
una madonna in travaglio
fa capolino e poi scompare
lasciando occhiate oblique,
steppe d’asfalto
autostrade di emicranie
Orfana di latte
la mammella dell’amore
non sa più nutrire
Malgrado ciò siamo sposi.
Tu spargi chicchi di riso
sui miei passi settembrini
Io mieto versi
come fascine spigate
dalla tua agenda antica.
Ci si muove
come dentro ad un imbuto
legati al ricordo di ciò
che eravamo,
un sorriso,
una parentesi aperta
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guarda, questa mi ha fatto capire che ho ragione di credere che il matrimonio come tutte le convenzioni, sono la sala d'aspetto delle passioni, ultima camera prima della loro fine....ti abbraccio...mare...

il 16/01/2006 alle 19:26

Stupenda!
Continuare a nutrire l'amore all'interno del matrimonio è cosa davvero difficile ma qualche volta val la pena provarci.
Baci
A.lisa

il 16/01/2006 alle 20:15

Un po' ho sorriso, un po' mi sono immalinconita.
Il tempo col suo inesorabile passaggio muta tutto, anche all'interno del matrimonio molte cose cambiano, ma se al ricordo si unisce anche una parentesi aperta, allora c'è speranza che qualche emozione riesca ancora a dare tenerezza.
Un abbraccio, mati






il 16/01/2006 alle 23:40

MA IL SORRISO NON è UNA PARENTESI CHIUSA?....COME GIUNCHI SPEZZATI!MERAVIGLIA!....MA SAI CHE QUANDO TI LEGGO RIESCO A FOCALIZZARE LA TUA IMMAGINE MENTRE SCRIVI NEL MOMENTO I TUOI MOMENTI?...è COME SE MI VEDESSI!..RIESCI A TIRAR FUORI IL MIO PENSATO!....BACIUZZI
ALE

il 17/01/2006 alle 11:55