La poesia ha un buon ritmo e sufficiente mistero per far riflettere: la vita ci priva spesso delle illusione che essa stessa ci fornisce, ma è questa l'essenza prima dell'esistenza: sbagliare, crollare e poi risorgere. Ciao. marina
Grazie, Marina, per le tue parole. In questo caso risorgere è stato proprio prendere atto dell'essermi sbagliato sulla mia inerzia, sul mio cinismo, sulla presunzione che si possano tenere a bada i sentimenti o le emozioni solo perché il tempo delle mele è passato, o perché si porta l'anello al dito. Questo breve ciclo è un omaggio alla memoria di un amore esploso in adolescenza e vissuto, nella memoria, lungo le mie stagioni, segno che ci sono cose che vanno al di là dei sensi, del tempo, dei luoghi.
L'avevo scritta proprio per rassicurare me stesso... dopo una brutta botta, mi ha aiutato a prepararmi per la successiva. Ma sono solo legnate prese dalla mia stessa (in)coscienza... Ciao, grazie.