PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/01/2006
"Un giorno ancora, solo uno. Per potermi avvolgere nei tuoi sorrisi,
assaporare le tue parole, sentire i tuoi abbracci.
Un giorno, per ridere, per consolarci, per rubare al tempo
una piccola traccia di felicità.
Dai vetri appannati di un gelido presente, guardo disilluso
le lancette che scorrono soddisfatte e inesorabilmente crudeli.
Taci, maledetto tempo e frena la tua ira. Lui sa già cosa lo aspetta.
E pure io. Ma un giorno ancora, ti prego, uno solo.
Per poter leggere dentro noi stessi, e dirci che ci vogliamo bene,mille,
un milione di volte ancora; che nulla sarà perduto,
che conserveremo le orme delle nostre parole,
che ci inseguiremo nell’ignoto futuro,
che sogneremo quel nuovo abbraccio come l’alba di una vita
nascosta tra le lacrime della notte.
Un giorno per ringraziarci l’un l’altro per come siamo,
per pregare che tutto torni come un tempo.
Il mio cuore riavvolge i brividi della sua esistenza, e
li lascia sciogliere nel tempo come docili fiori che si
schiariscono ai raggi del mattino .
E’ ora.
Il tempo ha vinto. Ma il giorno che desideravo si sposta delicatamente nella divina clessidra, da cui raccoglieremo tutte le ore
e tutte le speranze dimenticate nel silenzio di quel pallido volto."
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benvenuto
in questo tempio di parole
e tra le pieghe della mia anima
che ascolta e tace.

il 06/01/2006 alle 11:45

Il tempo inesorabile scorre sulle nostre vite. Talvolta noi vorremmo che ci lasciasse la libertà di fermarlo, per capire meglio i sentimenti e farli esprimere in tutta la loro interezza, senza incorrere dell'ansia del domani.
Un caro saluto, mati

il 06/01/2006 alle 20:40