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Pubblicata il 04/07/2001
Giungemmo come luce sulla terra
ci rivestimmo di corteccia strana
scordammo presto la radice aliena
per dar sempre più spazio a quella umana

Enfatizzammo poi la nostra noia
dimenticando chi era nostro padre
ci dividemmo tutti e per la gioia
chiamammo questo posto terra Madre

Non più divini, di malta noi formati
poi di potere tutti ci ammalammo
scordammo noi per cosa destinati
e l'odio e l'egoismo sollevammo

Dimentichi del tutto di un'origine
reale ed immortale che avevamo
facemmo i nostri schiavi di fuligine
e ad altri dei le torri innalzavamo

Contammo il tempo, rendendolo mortale
e allor ci riducemmo ad una vita
lasciammo tutto, anche il ben del sale
e cominciò per noi la dipartita

Creammo gli inferi e ancor creammo il male
buttammo al rogo tomi di magia
facemmo scienza del saper normale
e diventammo mostri d'alchimia

Scrivemmo leggi ed innalzammo eroi
ma ciò non ci bastava...allora guerra!
per tinte e razze dividemmo noi
di strazi e sangue, in mare come in terra

E quando dalle stelle giunse un raggio
un messaggero nato per cadere
si fece scempio di quel figlio saggio
modificando ad arte il tuo volere

I resti dilaniati del risorto
che all'unico dei sommi apparteneva
privato dell'amore e del conforto
tornò da te....e un'epoca cadeva

Se ricordassi quello che ho lasciato
migrando l'universo nella mente
ritroverei dei re l'illuminato
colui che esiste nel perennemente

Salvami padre, tendi a me la mano
attiva il tuo magnete nuovamente
son troppo stanco di cercare invano
la storia ormai ricordo vagamente

Tu il positivo sei dell'energia
io sono negativo fortemente
traccia al tuo figlio un raggio e per magia
fa si che m'avvicini nuovamente

E quando sarà il tempo, o sommo vate
riunisci tutti al tuo radioso viso
riprenditi le cellule scheggiate
riporta tutti nel tuo paradiso

Per fare poi...non so, è tuo l'arcano
ma di fiducia in te son caricato
rispondi col tuo amore al mio richiamo
riprendi a te il mio animo pregiato

Risveglia in me l'istinto originale
così come lo intendi, o sommo padre
dirigi la mia prua sul tuo canale
che noi lasciammo per la terra madre.




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la tua unica magica poesia...

il 09/01/2014 alle 17:09