Disio
Rabbia
e Morte
Triplici aspetti della medesima sostanza
Ed io, suo suddito, riscopro in te, mia musa
L'ultimo senso di tutto me stesso.
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Profonda come le lunghe falciate di notte che squarciano i giorni.
Se posso permettermi:
elimina "così qiando" e "così che"...
e tutta la bellezza della tua poesia si illuminerà, anche se triste. :-)
ho sempre pensato che chi non ha paura della morte, non sa goder della vita. Un gioco divertente, che finisce non quando si muore, ma quando si smette di vivere... complimenti per questa tua... davvero piaciuta cari saluti Ombra!