contemplando i freddi e pietosi monti,
tra il diverbio di due mollifici gobboni,
ho assaporato l empireo.
la nivea bruma svariava eternamente,leggiera e melliflua...
si faceva avvalleggiare dalla solenne aura del mattino,
laddove,la valle diveniva un cedevole covo di bambagia.
i colli,eclissatisi lasciavano vedere la loro natura aspra e malinconica,
omettendo,nel mio cuore,quella rimembranza del mio amore ghermito!