PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/01/2006
Umido il pavimento
Si questa buia stanza
Illuminata a stento
Dalle luce delle macchine
Di passaggio
Mura vuote
Di scritte senza più significato
Echeggiano parole
Frasi
Circostanze ingiuste che rimbombano
Tengo la testa fra le ginocchia
Per non sentire quelle parole
E nascondo agli occhi la vista
Del sangue che ricopre ogni singola sillaba
Tendo la mano ad una porta
Ma sembra davvero inarrivabile
Rannicchiato su di un fianco aspetto
La luce che entrerà da quella porta
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Per ogni oscurità c'è sempre una luce, ciao Nadia

il 03/01/2006 alle 18:06

Aspetterò che arrivi...
grazie Nadia per le tue parole ed il tuo commento

Francesco

il 03/01/2006 alle 19:52

Ciao Fra, spero davvero che questo nuovo anno appena iniziato spalanchi per te quella porta di luce... Mi spiace rintracciare nei tuoi versi questa tristezza..
Un bacio solare
Ema

il 04/01/2006 alle 10:51

Buongiorno Ema...
l'anno è appena iniziato e vedremo se si aprirà quella porta o si chiuderà anche la finestra...

Francesco

il 04/01/2006 alle 11:18

Presto la luce inonderà il tuo sguardo malinconico e ti darà immagini di un mondo nuovo che tu dovrai accogliere senza remore, un abbraccio, mati

il 04/01/2006 alle 15:29

spero sia così mati...
soprattutto per il "presto".


grazie...

francesco

il 04/01/2006 alle 15:37

Io sono sicura che si aprirà la porta e che anche dalla finestra entrerà un bel soffio d'aria profumata... affacciati fra...
2006 baci
Ema

il 04/01/2006 alle 15:55

grazie Ema

il 04/01/2006 alle 16:06

c'è sempre una porta che dà sulla luce, ma a volte non la vediamo neppure o non crediamo possa esitere. Spesso c'è troppo odio intorno a noi, troppo poca speranza e anche noi ne rimaniamo contagiati e davanti ai nostri occhi cala un velo nero e non scindiamo più la luce dalla tenebre, perchè è tutta tenebra. Molto bella.

il 04/01/2006 alle 18:40