PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/12/2005
Apri la bocca sempre per predicare
Predichi fatti che mai hai vissuto
Vivi la vita dei tuoi figli ormai maturi
Maturità che tu invece stenti a dimostrare.

Ti muovi soffrendo per dolori a cui non credo
ma credo al tuo orgasmo che mi ha reso vita
Una vita di rimorsi ma anche di impotenze
Impotenze per non aver fatto ciò che volevo.

Dell'amore non hai mai parlato, ma solo di doveri
Doveri verso il padre, doveri verso la madre
Mia Madre che al tuo fianco ha solo sofferto
Ha sofferto anche lei per impotenze nel suo vivere.

Alla musica invece credo molto e al sesso ancor di più
Più di ogni altra cosa che in questo mondo mi sovrasta
Sovrasta il mio genio che di certo ho amato
Amato in parole che tu mai leggerai.

Ma in fondo chi se ne frega, se ora stai male
Hai male al cuore, ma anche alla testa
Testa calva e grossolana per una mente sprecata
La sprechi a dir parole che di rado mi hanno sostenuto.
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purtroppo prima o poi te ne fregherà, vienici ai patti, meglio prima che poi!

il 29/12/2005 alle 21:51

hai detto con parole semplici una situazione che traspare in ogni strofa....la chiusa è chiara e razionale....bravissimo... mi ricordi de andrè " quando a mio padre gli si fermò il cuore non ho provato dolore" mare....

il 29/12/2005 alle 22:31

Sì vero... anche a me ha fatto pensare molto a De Andrè... e ti capisco Mene, davvero.
Non mi sembrano parole di rabbia, non lo sono, nemmeno di menefreghismo, tu invece te ne freghi eccome... questa poesia bellissima lo dimostra... te ne freghi e ne soffri! Bellissima Mene, hai aperto un occhio su di te, credo che sia la più bella per ora che abbia letto di te. Ottima davvero... mi hai toccato il cuore!

il 29/12/2005 alle 23:33

verissimo...io l'ho ucciso mille volte....mare...

il 30/12/2005 alle 09:14

...ma si fregatene..è meglio. ciao solenero

il 30/12/2005 alle 10:06

anche questa è incomunicabilità verbale: parlare parlare parlare, ma senza amore- peggio ancora se verso i figli.

molto introspettiva questa tua lirica sofferta.
si sofferta, diversamente non ammetteresti di fregartene. si sognerà anche mille volte di uccidere il proprio padre (come dice wolf più sopra), ma di fatto se ne resuscita altrettante.

ciao Mene, fa buon anno (anche con sesso e musica...)
bacino e abbraccio a te.
pat

il 30/12/2005 alle 11:13

Un paragone a de andrè mi sembra troppo. Ma ti ringrazio per il prezioso commento.

Sempre tuo e da te protetto, Fra.

il 30/12/2005 alle 11:23

Compito difficile è quello del padre, come quello della madre... e anche quello del figlio...
Ho riaccreditato molti atteggiamenti, quando ho incominciato a fare il padre...
Tutta esperienza da immagazzinare, xchè padri lo diventiamo tutti e gli errori fatti da altri possano essere bagagli per evitare che si ripetano.
Anche se alcuni hanno il titolo di genitore solo perchè hanno usato... i genitali...
Molto bella, fa riflettere...

ciao
Luigi

il 30/12/2005 alle 15:38

Nei tuoi versi c'è la sofferenza che hai covato dentro e che ora esplode con furia, magari per voler ricominciare a vedere tutto con occhi nuovi, meno disincantati.
Tanti auguri perchè tu possa trovare un minimo di corrispondenza in un rapporto affettivo che dovrebbe essere di notevole importanza, un abbraccio, mati

il 30/12/2005 alle 16:41

innizialmente ho pensato che faceva schifoquesta poesia.poi pensando ho capito che sicuramente non posso capire.nel senso che non so cos'abbia fatto tuo padre per farsi odiare in questo modo da te.io voglio bene veramente a mio padre.lui ha fatto tanto per me,continua a farlo e so che continuerà fin quando potrà.mi dispiace per te.sicuramente sarà stato duro per te.auguru per1futuro migliore

il 05/01/2006 alle 20:16