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Pubblicata il 24/12/2005
D'infrangi d'incanto i sogni miei gioviali...
laceri le mie lebili vesti
deridi il mio amor perduto...

non sopporto altro torto...
luna che dall'alto vegli su me
ascolta il mio canto di un essere ora turbato
trasforma questo mio cuore malato

Or su è dì di festa...lo sò...
affretarsi è dover per la gente mesta...
Chiedo di nuovo scusa...

se l'animo mio stanotte non trova
ne pace
ne facil orchestra d'angeli d'amor pervasi

S'alzo lo sguardo m'appare un gentil pensiero..
torno a terra e m'assorprendo d'esser turbato
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