PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/12/2005
Nessuno ricorda
di avere disfatto più volte i bagagli,
probabilmente perché non consola sapere l’arrivo
e la partenza è già inutile ricordo
Ma il tenersi occupati
nel ripiegare stracci,
permette
di apparire e scomparire
al controllore
un centinaio di volte almeno

Tre fischi acuti
tre squilli di tromba
E il travestimento carnevalesco dei sentimenti,
accessorio inopportuno
come abitare dentro una casa vuota
in una similitudine di segni,
tutto richiama
e nulla libera

Avvertiamo la mancanza di un mondo
con gli abiti ridotti ad una sola foglia
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Si sente davvero il desiderio di un ritorno ad una vita più vera, più naturale, vissuta con più sostanza che apparenza..
Ciao

il 21/12/2005 alle 19:15

il vero viaggio di scoperto sta nel guardare con occhi nuovi.

il 21/12/2005 alle 21:19

Mi accorgo sempre di più di quanto tu non riesca a dire assolutamente nula di ciò che leggi: da dove vengo io era un abuso di bello, brutto, così così, non so, ma tu del brano letto non hai o non sai dire assolutamente una tua idea. Ti limiti a dire massime o, quando va proprio male, scioccezze. Ti ripeto credo che comincio a desiderare da te un semplice uso del si o del no, tanto per capire cosa pensi di ciò che leggi. Arrivederci e buone feste

il 21/12/2005 alle 21:41

Io preferisco scomparire che apparire... ma non per occupare la mente, ma per l'inconsueto tabula rasa di emozioni. Il viaggio dovrebbe essere di per sè solo di andata, invece è anche di ritorno... ma un giorno capirò il perchè di questo assurdo "ritorno".

Mi piaccie il tuo scrivere... a volte sembra uno specchio dove mi rifletto deformato... e quella deformazione sembra essere la mia vera immagine... non sempre è bella, ma almeno vedo come sono.

Fra.

il 21/12/2005 alle 21:59

Mi hai fatto un complimento enorme, i tuoi occhi specchiti nei miei pensieri, grazie. E' un dono inaspettato per me. Si hai ragione, bisognerebbe non dover tornare tutte le volte, ché nel tornare si è già dimentichi di dove si voleva così fortemente andare. Ti abbraccio

il 21/12/2005 alle 22:12

Stasera mi mancavi Sera...Sarà perché ricordo il mare dentro la tua voce...anche io ti voglio bene.

il 21/12/2005 alle 23:29

Il viaggio è spesso fuga e quel ripiegare gli stracci è un modo per chiudere certi compromessi.
Una sola foglia sarebbe riappropriarsi dell'eden perduto, brava Lyedra, con questi pensieri profondi sull'andare degli uomini in corsa, un abbraccio, mati

il 21/12/2005 alle 23:30

Viaggiare... viaggiare... ho sempre pensato che tutta la nostra vita sia un eterno viaggio, la meta non ci è data conoscerla, seduti su un duro seggiolino delle FS mentre si osserva il mondo da un finestrino!
"Avvertiamo la mancanza di un mondo
con gli abiti ridotti ad una sola foglia"
Sì tremendamente vero... estremamente sentite questi tuoi versi... come sempre... unica!!!
Ciao, Yad.

PS: ...io stò dormendo allo scompartimento a fianco... :-)

il 25/12/2005 alle 21:19