PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/12/2005
Vedo luci intermittenti,
alberi addobbati,
e sento risa di bimbi.

Gente che corre,
file, negozi,
corse all'acquisto

ma dietro l'angolo,
una lacrima scorre,
lenta, sul viso.

Non vedo volti,
ma ne percepisco
la vibrazione.

Visi arati
da vita vissuta
ma non sono nei cartoni,
sono al caldo,
tra noi, nelle loro case,
si riparano, ma ci sono.

Un sospiro,
una lacrima,
per i pensieri e le nostalgie,
di risa e di regali
di tavole imbandite
di arance, caramelle e dolci...

dolci di capodanno,
quelli fatti in casa,
da mani consumate dal lavoro

di vestiti in naftalina,
da tempo in armadi
e indossati per le ricorrenze

la mia lacrima scende
per la solitudine
che c'è nel mondo

che è lì,
davanti ai miei occhi
ma io... io, non la vedo.
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IL tuo pensiero va a "quei visi arati" che sono davvero tanti, a loro dovremmo dare maggiore solidarietà anche attraverso semplici gesti di quotidianità spicciola, un sorriso, una parola.
Grazie per averli ricordati tra le tante luci ad intermittenza e i doni sotto l'albero, un caro abbraccio, mati

il 21/12/2005 alle 12:06

Non so se sono riuscito a trasmettere le mie emozioni che ieri, tra una frase e l'altra, realmente annebbiava la mia vista e bagnava il mio viso.
Mi sento fortunato rispetto a tanta gente perchè non sarò solo. Perchè molti, mentre noi siamo in festa, vivono queste giornate, tra il divano e la tv, ad aspettare che la normalità, la serialità del lavoro, torni.
Quando menti e sentimenti riprendono l'attività godendo degli attimi, dei sorrisi e convenevoli elargiti fra una scrivania e l'altra, tra un negozio e l'altro.
Ma forse neanche adesso riesco a descrivere quest'emozione... Devo aspettare di parlarne una volta uscito da questa sensazione... mah..
ciao
mati e grazie

il 21/12/2005 alle 12:30

MI STO RILEGGENDO... MA SONO PRORPIO FUSO. HO SCRITTO MALISSIMO... mI SA CHE MI RITIRO IN PENSIONE MOMENTANEA

il 21/12/2005 alle 18:07

Una bella poesia visiva..che scorre velocemente su questi fotogrammi..veloci..suila gente..che all'imbazzata..corre per la ricerca spasmodica di regali, regali..tavolta inutili..ma che appagano la coscienza..mentre tanta gente in queste festività sente tutta la solitudine del mondo..perchè è rimasto solo..è povero.non riesce neppure a comprare del cibo..diverso..di quello che mangia tutti i giorni.(del pane secco ed acqua)...e si avvicina con occhi smarriti vicino alla bancarella del droghiere.e annusa come un cagnolino..gli odori..che emanano dallo spiedo che gira..e lascia nella marmitta..il grasso del pollame.e lui..sorride come se avesse mangiato per davvero,Ed ecco che "Una lacrima scende,giù lungo la guancia.del poeta, per la solitudine che c'è nel mondo".Al bravo Luigi..il mio plauso ed un"Augurio sereno per Natale"!.Dora

il 23/12/2005 alle 22:48

Non credo di essere stato molto bravo ad esprimere, ciò che avevo dentro. Cmq un grosso abbraccio a te e grazie per il commento.

il 27/12/2005 alle 10:50