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Pubblicata il 18/12/2005
Senza pensare lo scorrere lento dei fiumi

che a valle rompono argini scorretti

-spazzano derelitti-

- ormai diseredati-

(dagli esseri inumani che li han sconfitti)

Rifugiati in chiese dissacrate piangono

Liberi al macello della foresta in fiamme

corrono incontro ai baratri di pascoli

che solo Manitù mantiene verdi

-Come bestie senza biada-
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interessante. Ma non capisco se è sociale o naturalistica la tua denuncia.

il 18/12/2005 alle 15:51

è una denunzia sociale e ambientalista..
vanno a fuoco le foreste..e i derelitti e i più deboli bruciano
tra le foreste ..nella giungla della cosiddetta civiltà
che trova riparo nel baratro..tra le verdi valli di Manitù il dio dei prati verdi e dei cavalli che scorazzano ...liberi

il 18/12/2005 alle 16:35

Il tuo sguardo si posa su problemi esistenziali e porge spunti di riflessione, sperando che alla riflessione possa sempre seguire volontà ad agire, ciao, mati

il 18/12/2005 alle 16:48

purtroppo so che resteranno solo parole
ma io le dico..sperando che qualche altro le raccolga queste mie riflessioni

il 18/12/2005 alle 22:26