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Pubblicata il 18/12/2005
Lacrime,
i fiori della perversione
sbocciano in me
ammirando la morte degli angeli

occhi famelici d'orrore
odono l'insaziabile
richiamo della luna
profumi inebrianti
lasciano intendere
l'orribile accaduto

un tempo a me noto
lasciò segni visibili
nella mente
che violentemente brucia
i miei ultimi ricordi d'infanzia

sto morendo senza aver detto
ciò che avrei dovuto dire
ultime ore frenetiche
di un anima in pena
vagante in questo
fiume d'odio

le urla che ho dentro,
l'inizo del giorno.
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