quante ne ho salite
ad una ad una
quante ne ho scese
ad una ad una
sbilanciando i passi
come un geometra
con i progetti
inclinando il capo
come pendolo d'ufficio
per firmare compromessi
a Dio
per lasciare le mie labbra
ad un indirizzo
per accartocciare ricette
di analisi di chiara grafia
per vedere funerali
di amici che dormivano coi gatti
per tramontare soli e lune
al balcone dei miei sogni
per intrecciare te
sul mio petto
per ascoltare sentenze di avvocati
e giudizi di pene e abbandoni
per succhiare il latte
al mio lavoro
per smarrire il pegno
della coerenza
e sentire il peso dei soldi in tasca
per arrivare
a sputare in faccia
al mio digiuno vitale
d'amore per te