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Pubblicata il 14/12/2005
Li sento passare
sono i miei giorni
che scivolano impietosi,
attraverso una nube di fumo
cerco il momento giusto
per evadere dalla realtà
ormai falsa che mi circonda

immagini surreali create
da sentimenti artificiali
rimbalzano come numeri
astronomici nella mia mente
e il mio corpo si rilassa
in questa stanza
tappezzata di riflessi colorati di te

nel mio occhio immaginario,
una via d'uscita paralizzata
dal buio propagatosi nella stanza
ed io con un solo e unico desiderio,
respirare.
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Vera... triste... dolorosa... ti capisco bene Eco, ti capisco e ti vedo, nella tua camera...
Sei molto bravo... possibile che pochi se ne sono accorti qui? :-( PS: Si nota tanto di quel rock psichedelico che credo influisca sul tuo scrivere, e mi piace molto!

il 14/12/2005 alle 13:13

e qualche volta manca anche quell'unico desiderio...
Piaciuta parecchio, forse perchè un po' mi ci ritrovo.
A.lisa

il 14/12/2005 alle 15:40

Nella solitudine della notte si ha memoria dello scorrere della vita che spesso non è quella che si vorrebbe.
Lirica che s'immerge in un malinconico senso di disillusione, complimenti per la resa, mati

il 14/12/2005 alle 15:59

la vita è una commedia da palcoscenico dove le maschere le togliamo solo prima di dormire

il 14/12/2005 alle 20:52