PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/04/2002
Buio esterno, interno
alla mente
e alle mura
della cella del proprio essere,
del vincolo, della forza,
della stretta
di destino e circostanze
che le stelle non conoscono.
E nell’ombra qualcuno geme
chiedendo perché.
Lontano,
un bagliore
squarcia l’oscurità,
lampo nella retina e nell’orecchio,
schianto,
forte, accecante,
vibrante, crudo.
E blu-rosso
rosso-blu
la corsia le luci al neon
il cigolio delle rotelle
i tubi i cavi
invasivi,
il letto d’ospedale
nelle onde deboli
del fragile segnale
di una vita inesistente
nel cuore che pulsa
falsa eco
di un cervello silente.
Fuori, i rumori,
le parole i canti
richiamo disperato
memore di una gioia
lancinante
che quanto più può
cerca di rubare
e di trattenere,
e poi…
le onde piatte,
il calore che
dalla periferia
al centro esce fuori
dalle labbra
ffssshh….
fluisce fuori,
atomi riprendono a correre
impazziti
pieni della follia dell’esistere.
E tutto
- nel vuoto pianto -
volato via
nella notte che è scesa
sempre uguale
a coprire,
mentre una coppia
nell’ombra
felice
senza sapere
fa l’amore,
rinvigorisce la fiamma
che qui si agita
e lontano
si spegne.
E le nuvole passano,
dame mute
ancelle dei desideri
vestali
sia della notte
sia del mattino
che giunge,
tra i canti del gallo
tutto si riempie
di nuovo,
e un bambino nasce,
da qualche parte.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)