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Pubblicata il 08/12/2005
M’indispettisce la siepe di cipressi
che pianterai in mia memoria
qui dove nemmeno Cerbero latrerebbe più
Così sgualdrina, così casta,
ci sarà in questo posto
una volontà oscura
di volermi protetta
capovolta di guinzaglio,
identica
nel dissimile delirio fino all’ultima pulce.
Invece, in cambio della ciotola,
assolvimi madre ti prego
dalla vita.
Moltiplicami in mute vicendevoli
con il tuo abbaiare in altri aliti,
ché io partecipi
al paesaggio cosmico d’un frammento
con la forza dell’unica colpa
mai ebete del basta

Senza esistere troppo

(a Nicole)
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mi hai fatto piangere. semplicemente stupenda. non trovo neanche le parole( e senza falsa modestia, non mi è usuale). complimenti!

il 08/12/2005 alle 20:37

Cara Lyedra, la tua poesia,mi lascia senza parole..è pregnante di metafore,di simboli.ma. perchè questa assoluzione?.me lo dirai in privato,davanti ad una tazza di caffè sabato!.Bacioni Dory.

il 08/12/2005 alle 21:22

Si cara amica, ti spiegherò. Domani ti chiamo per metterci d'accordo. Un bacio

il 08/12/2005 alle 21:34

questa tua poesia m'ha smosso dentro, commossa
in piccoli brividi lungo la schiena...bellissima..
daniela.

il 09/12/2005 alle 07:06

meravigliosa cara lyedra, una poesia splendida per una amica speciale come la nostra nicole...

un bacio. Gioia

il 09/12/2005 alle 16:17

Un messaggio che permette diverse interpretazioni, ma pregno di passaggi intensi. Resto sempre ammirata per la tua maniera di esporre, con simpatia, mati

il 09/12/2005 alle 23:18

Fai basta... quanto mi piace lo sai vero? Sentimenti veri, dolci, puri!

"Invece, in cambio della ciotola,
assolvimi madre ti prego
dalla vita."

questi versi Lye sono proprio un pugno allo stomaco... bravissima!
Un abbraccio!

il 30/12/2005 alle 00:50