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Pubblicata il 08/12/2005
Ti ho sentita mia.

Ti ho sentita mia
e ti ho buttata al vento
ho sentito dentro
il tuo sentimento.

Mi sono reso cieco
per la forte gelosia
a una fanciulla
che un sorriso a me donava.

Vile la mia faccia
di ipocrita arroganza
sputo una sentenza
senza una ragione.

Mi sono reso opaco
di un colore senza luce
a un volto innamorato
ho dato indifferenza.

Qua la mia rabbia
di uomo hai me meschino
chiedo un perdono
a un sogno senza fine.

Il poeta narratore.
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Molto bella questa poesia d'amore dal sapore di rammarico.
Complimenti Giovanni
Un bacio
M.Teresa

il 09/12/2005 alle 22:22

Rammarico, rimpianto, rimorso e tutto in una vita
che passa...appuntamenti mancati o solo illusioni,
nostalgìe...ma poi che ti manca se sei cosi
dolce e vero?...poeta.
Un caro saluto, Antonio Covino

il 10/12/2005 alle 00:31

Una poesia intrisa di rimpianto,
di delusione,di rabbia.
Dai Giovanni, non pensarci..
goditi il Natale in Famiglia,
ascoltando
i suoni antichi
di uno zampognaro,
e tanti auguri sinceri!
Dory

il 12/12/2005 alle 00:12