PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/12/2005
Fragranze di lune sparse
sopra il mare imbandito ad inverno
rantola la conquista in agonia
lasciata delle orme dell’ermellino bianco

perché il sonno
della spiga e della bionda pace
è quel che la coltre rigenera

te ne stai lì sulla roccia nuda seduta
dal resto del mondo distante
vestita di fulgide farfalle sola e fiera
col scettro della memoria in mano

il troppo avere del passato
ha smesso di essere seme
nelle valle di Valhalla
dormono i guerrieri

ma Odino batte il suo martello
schegge di gloria cadono come neve
ai suoi discendenti la candida pace

L’occhio innevato di Kepnekaise
illumina capezzoli di solitudini appese
come gocce ghiacciate in cerca di bocche calde
e d’altra storia affamate.


Olimpia
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Sempre un immenso piacere leggerti e respirare atomi di poesia e raffinato sapere!
Er

il 05/12/2005 alle 23:23

Ciaooo Sera, un bacione e grazie !

Olimpia

p.s.
Hai sentito nulla della nostra amica ?

il 06/12/2005 alle 11:20

Grazie delle tue belle parole Nemoprofeta, di tanto in tanto ci rincontriamo.

A presto !

Olimpia

il 06/12/2005 alle 11:21

Il tuo ricordo si fa parola e si colora di paesaggi e figure.
Versi da votare, con simpatia, mati

il 06/12/2005 alle 22:46

Un gran bello scritto.
Colpito da quei "capezzoli di soltudini appese".

il 09/08/2006 alle 23:21