PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/12/2005
Sfilano lente
cadenza di passi incerti
vile marchio nel cuore
nessuna griffe
né tocchi di stilista
sulla stoffa di vesti nere
lunghe per tempo di dolore.

Corteo di figure abbozzate
forme vaghe
lacerate
visi esangui e smunti
pietre scolpite da inquietudini
torri brulle
su campi irti di sterpaglie.

Non hanno cesti
con germogli di sorrisi
ma spine di rovi
annodate ad echi di tormento
eppure con voci fragili
come cristallo
hanno deciso
-Basta!-

Negano il vortice di nuove catene
di presenze svuotate
dal nulla della vita.

Lasciano il covo malvagio
labirinto di ballatoi
intrigato da geometrie impossibili
tracciate
da ricordi assurdi e disperati
e vanno
insieme
come bussole impazzite
senza traccia di cammino.

Seguono il corso della luce
per bagnarsi di quel sole
che pure un tempo fu impietoso
allargano le braccia
con occhi bramosi
e da quel lembo di cielo
asportano fili di rosa
da fissare a fermaglio
sugli umidi capelli
è esplosione di gesti innocenti
dolce vagheggiamento
di pallida alba ritrovata.

Fine
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bellissime metafore che ognuno dentro al suo cuore può trovare in forme ed accostamenti che più le si addicono....io ho visto l'oppressione delle donne, ancora schiave e sottomesse,in certi parti del mondo, ma non solo, anche all'interno della loro stessa anima...e quello spiraglio di sole dell'ultima strofa che sia per loro,voce di speranza...bellissima,Mati

il 01/12/2005 alle 15:45

concordo con il coomrnto sopra!è un gioiellino ciao solenero

il 01/12/2005 alle 16:41

bella bella anzi splendida!
complimenti per questa tua chiave interpretativa di un mondo femminile ancora oppresso in tanti parti del globo.
ciao cara.
pat

il 01/12/2005 alle 16:42

Speriamo che la speranza possa tramutarsi in luce reale all'interno di tante anime travagliate.
Grazie per l'attenzione, un carissimo abbraccio, mati

il 01/12/2005 alle 21:46

Grazie per il gentile passaggio, ma il vero gioiellino sei tu :-) salutone, mati

il 01/12/2005 alle 21:51

Abbiamo così condiviso qualche riflessione sulle donne, grazie di cuore, un abbraccio mati

il 01/12/2005 alle 21:57

..."come bussole impazzite"...
mi è piaciuto molto questo... come dire che anche la libertà, se improvvisa, è rischiosa.
Molto bella
A.Lisa

il 01/12/2005 alle 22:03

Hai proprio ragione, la libertà va vissuta per gradi, altrimenti si rischia di prendere sbandate.
Lieta di leggerti, un abbraccio, mati

il 01/12/2005 alle 22:09

belle parole, allegorie, metafore, vite vissute ed intrappolate. Ma ti riferivi a qualcuno in particolare?

il 02/12/2005 alle 15:35

Grazie per avere letto con attenzione, il tema accennato può dare adito a diverse interpretazioni, specie da parte dei maschi.
A te il solito sorriso di simpatia, mati

il 02/12/2005 alle 15:40

Lo sguardo coglie tante donne che vivono nella sofferenza e la mente si interroga spesso sul loro destino.
Non mi riferisco a nessuna in particolare, ma mi soffermo a pensare al dolore che accomuna l'una all'altra.
Grazie per l'attenzione, un abbraccio, mati

il 02/12/2005 alle 15:47

complimenti tanti
cara mati
davvero una splendida poesia
brava. brava. brava.
mi ha molto colpito

speriamo che l'alba
sia sempre più luminosa
per le donne
per tutti
ma averla ritrovata
è già speranza

un forte abbraccio
ileana


il 02/12/2005 alle 18:02

Un vivo ringraziamento a te che sai cogliere il male dell'esistere e lo porgi spesso alla nostra attenzione nei tuoi versi ricchi d'intensità, un abbraccio, mati

il 02/12/2005 alle 19:01

Dolcissima sera, hai sempre parole belle e pensieri profondi come quel mare che ti sta davanti.
Ti giunga una carezza di gratitudine per i frequenti scambi di opinioni, felice notte, mati

il 02/12/2005 alle 23:59

Il mio lavoro, spesso mi porta a relazionarmi con donne che non sono abiutuate alla loro libertà di espressione per vari motivi legati al loro paese e cultura. I loro silenzi comunque sono contrastati dai loro sguardi impauriti, vittime di se stessi!! ma avvolte basta un pò di calore umano di comprensione per far si che riescano a vedere quella luce con forza e coraggio. Questa poesia e veramnete delicata e intensa brava . un abbraccio

il 03/12/2005 alle 19:56

Sono d'accordo con te, spesso non servono grandi gesti di solidarietà, ma si può partire anche da un sorriso. Grazie per avere espresso il tuo commento, un abbraccio, mati

il 03/12/2005 alle 23:56

CONCORDO CON LADYLUNA....QUESTA POESIA è MERAVIGLIOSA E RIPORTA AL VISSUTO DI OGNUNO DI NOI...IO CI VEDO UN FUNERALE CALABRESE ANNI 40,MIA NONNA AVEVA UNA FOTO DI QUESTE DONNE CHE SEGUONO IL FERETRO TRISTI TESTA BASSA RINCHIUSA NEL LORO BURQA DEL TEMPO,DA CUI TRASUDA TUTTA LA SOFFERENZA DI OGNI SINGOLA ESISTENZA.....MERAVIGLIOSA!...BRAVISSIMA!....CIAO
ALE

il 05/12/2005 alle 16:48

Nel sud questi mesti cortei a cui accenni sfilano ancora, comunque le donne di cui parlavo vorrei che andassero verso la luce di nuovi giorni.
Lieta di averti qui col commento e col ricordo di una vecchia foto, un abbraccio, mati

il 05/12/2005 alle 18:55

Sfilano lente.queste figure con volti. esangui,smunti. Sono i volti di tanta gente che porta un fardello pesante da trasportare.è un lungo corteo, che segue un feretro di pietre dure,rovi,sassi che fanno male all'anima.Sono angosciate,disperate nel loro dolore.Ma ad un tratto..un barlume,una luce si fa strada..è la luce della speranza.che illumina i loro cuori..Ora, è tempo di rinascita.c'è un'alba che si rischiara anche per loro. Cara Mati,questa tua lirica è stupenda,ed io,sono sempre.felice di commentarti..sei una vera poetessa.Ti abbraccio forte a me. Dorycon tante*********stelline!

il 07/12/2005 alle 12:03

Sia questo nuovo Natale rinascita per tutti coloro che nutrono pene nell'animo e nel corpo, credo che ne ricevemmo tutti grande gioia.
A te arrivi la mia simpatia e un abbraccio che sa del mio cielo, mati

il 07/12/2005 alle 12:20

Speriamo che la luce del Natale dia sollievo a tutti coloro che soffrono nel corpo e nell'anima, ne ricevemmo sicuramente gioia anche noi.
A te giungano ringraziamenti e auguri dal mio cielo, mati

il 07/12/2005 alle 12:36

bella ma chi o cosa sfilano lente.
non si capisce.
forse son io stolto che non comprendo.

il 26/12/2005 alle 18:51

....le donne...
ma forse non ti va di capire, ciao, mati

il 26/12/2005 alle 23:03

"pallida alba ritrovata"
un sofferenza passata che non possiamo comprendere
complimenti

il 01/01/2006 alle 20:09

Si può provare a leggere nei cuori, grazie per la sosta tra i miei versi, con simpatia, mati

il 01/01/2006 alle 22:47

...la visione dell'universo femminile è per ognuno di noi diversa e soggettiva...personalmente la mia visione mi porta a ritrovare queste oppressioni in culture diverse da quella occidentale, dove l'oppressione merita questa definizione oltre a quella di "abuso"...
...le metafore visive sono strabilianti ed evocano sentimenti di rabbia e rassegnazione con un'abile mano a pennellarle...un grande elogio alla composizione dei tuoi versi che in questa tua poesia raggiungono una profondità descrittiva ed emotiva ...notevole.
Un caro saluto
Hola
Marco

il 21/01/2006 alle 11:09

Grazie per questo riandare nei miei versi. Fai sempre dei commenti che completano ciò che ho scritto, ne cogli i punti essenziali e le diverse sfaccettature con la tua divergente capacità di pensiero, un abbraccio, mati

il 21/01/2006 alle 17:20