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Pubblicata il 19/11/2005
A sentinella del dolore
solo labbra vive,
umide di pianto
in laghi notturni si specchiano
e nel segno d’acqua alta
al chiaro di luna
si confondono.

È un mendicante il cuore

ruvido come di iuta il sacco
arido d’ampio vestibolo,

e degna nel suo intento,
la solitudine

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Riesci a dare sembianze umane al cuore che avverte l'onda triste della solitudine.
Come sempre ti riveli sensibile ed efficace, mati

il 19/11/2005 alle 23:30

se le labbra son vive ancora possono comunicare e forse vincere la solitudine.
Struggente
A.Lisa

il 19/11/2005 alle 23:58

sei molto gentile nel tuo commeneto cara sognatrice...
Ti ringrazio!
;-)
M'

il 20/11/2005 alle 15:32

forse solo in queste occasioni in concerti di musica malinconica riesco a darmi una armonia sensata...
I tuoi passi sono per me soffice strada...
Ti abbraccio cara amica!!!
;-)
M'

il 20/11/2005 alle 15:33

si, A.Lisa,
sono vive seppur umide di lacrime in solitudine...
grazie per la gradita visita!
Un buon sorriso a te!
;-)
M'

il 20/11/2005 alle 15:34