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Pubblicata il 19/11/2005

Un’immagine e un percorso all’ombra di dune sempreverdi,
le ricordo,
non ho mai posato le mani tra i raggi di un deserto bollente,
ma sento i brividi di granelli illuminati da foschie lunari;
vedo in lontananza, una figura che immobile osserva i miei volti,
ode i pensieri che passeggiano senza soste fra falò spenti da carovane labili
ma che vagano sotto nuvole bugiarde.
Continua il suo sguardo
e continua il mio cammino.
il vento e i suoi ritorni amano le mie chiome
che saltellano in luoghi privi di confini,
ora,
sembrano sorridere, amare i propri impeti,
un desiderio d’indagine prevale su ogni dove e rivolgo le braccia al cielo;
perché?
Perché in un luogo privo di confini, il cielo è la mia guida.
Qualcuno mi scrive:” guida per dove?”
il cielo mi guida per attraversare quei luoghi dove non ti è dovuto cadere e raffiche guidano le ali.
Non mi fermo,
sarò ovunque.
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una lirica senza confini,..davvero bella dal tema prorompente. il mio voto, i miei complimenti! Gico

il 24/11/2005 alle 22:30