PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/11/2005



Prima che il tuo silenzio diventi terapia
e il mio cercarti rabbia
voglia inesplosa
purificata da canti e salmi
che altro non celano
se non l'impossibilità d'essere vivi

Prima che la sabbia abbia ricoperto la tua fotografia
e le mie mani abbiano smesso di tremare
per ritornare a stringersi
e a stringere pezzi di carne appesi alle braccia
vuoti lamenti di circostanza
sfuggiti alla nebbia della mattina

Vorrei fotografare un’alba
e un tramonto
due foglie appese all’albero prima di cadere
un fiume che scorre placido e un torrente che si fa impetuoso
un passero sul ramo
un fiore che sboccia
una strada deserta e quindi viva
piena di ombre e di promesse
di ricordi e di arrivederci

Come la faccia di un uomo
alla fermata di un bus
di una mattina grigiastra
con una borsa in una mano
e la sua vita nell'altra



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Ora lo so, io ti ho già letto da qualche parte... non ricordo dove, forse al club ma non ne sono certa. So quasi certa di aver già letto questa tua poesia altrove, la chiusa è fantastica, quell'uomo in attesa proprio come ci si aspetta che attenda un uomo, con forza nell'atteggiamento eppure abbandono, Quelle mani ad afferrare quanto si ha...Bellissima. E l'inizio poi...se tu sapessi...quelle parole silenzio-terapia sono la fotografia del mio volto ora.

il 08/11/2005 alle 13:47

l'avrai sicuramente letta anche da qualche altra parte, perchè ultimamente ho sparso lacrime sul web...:-) la chiusa l'ho poi già vista riutilizzata da un'altra poeta,Orchideanera, e la cosa mi ha veramente stupito, oltre che mi ha fatto anche molto piacere. credo che oggi sia molto importante la poesia, e lo scrive uno che non è proprio convinto d'essere un "poeta", magari uno che scrive anche poesie, quello sì. è importante perchè trasferisce ad altri il senso della non conformità della non aridità, della voglia di vivere la vita in maniera "forte", sensibile, non adattata. proprio come quel silenzio che sapevo sarebbe diventato terapia, e che mi avrebbe allontanato fatalmente da quella dimensione fantastica eppure reale che chiamiamo "innamoramento"... una pacca sulle spalle, o se preferisci, una carezza virtuale. con simpatia :-) daniele

il 08/11/2005 alle 19:17