PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/04/2002
Saluto l’ indomito figlio errante…
figlio di terra, sconcerto di fine.
Notturno negli occhi
incrociati al respiro,
notturno fra labbra
frontiera di vizi e poesie.
Trascina il presente a spasso nel tempo
disamina di cause barattate all’incertezza,
compagnia dell’ incoerenza.
Che hai da offrire, giovane vita incompresa?
Un calice di gioventù
alla mensa dell’esistenza…
Cittadino della penombra
sentenza l’antologia
al confine fra ignoranza di scelta,
scherzo che gli dei hanno fatto.

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flo

Poesia un po' ermetica ma mi è piaciuta.
Floriano

il 16/04/2002 alle 21:00

Caro mio, non è così semplice... non scrivo così spesso e la mia "evoluzione" ne risente. Sono ancora visivo, non ho abbastanza tempo per fare tutto. Questa poesia è un'eccezione alla regola... in un certo senso "non l'ho scritta io" bensì "me l'hanno scritta".

il 17/04/2002 alle 16:25