PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/10/2005
Si schiudono tra le mie mani
gelidi gusci
Angelici dipinti su di essi
destinati a rompersi
Restano tra le mai solo frammenti di colore
E non resta che immaginare
Ciò che erano
E ciò che sarebbero stati
se fossero rimasti intatti
all’estasi del mio sguardo
Restano parole vomitate
tra le note di un violoncello
Echi
Urla
Vaneggiamenti
Di belle parole
che riempiono l’anima
Ma le note del violoncello mi incupiscono
Ormai rimaste senza nessuna intonazione vocale
Ed è come se l’archetto del violoncello facesse
Vibrare le corde del mio cuore
Facendo uscire gocce di sangue
Note tristi delle mie corde
Convinte di aver trovato l’unica ascoltatrice
Per la quale suonare
... per sempre
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Ciao

è molto bella ma anche piena di tristezza.

Bello l' esempio del violoncello.

Baci

Zane

il 28/10/2005 alle 11:03

Sono felice che ti sia piaciuta...
grazie per aver letto le mie parole

Francesco

il 28/10/2005 alle 11:29

ciao!
si, ogni tnato si torna...
è da tanto tempo che non scrivevo quì
non so perché sono scomparso, per Francesco non ne ho idea! :-)

salutamu! :-)

il 28/10/2005 alle 12:53

Gusci gelidi e corde vibranti, la vita coi suoi contrasti.
Molto bella, ciao, mati

il 31/10/2005 alle 21:41

Mati, grazie del tuo tornare tra le mie parole...
sono felice che ti piaccia!

grazie, Francesco

il 01/11/2005 alle 08:35