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Pubblicata il 27/10/2005
Ho riesumato un corpo d’un angelo;
il suo scheletro bianco eterno,
le sue parole come il gelo
il suo sguardo foco d’inferno.

Ho strappato la lingua della mia amata,
e l’ho messa nella bocca della Colomba,
ho preso il sesso dalla mia Fata,
e l’ho messa nella sua tomba.

Poi ho ridato vita al suo cuore e alle sue ali,
e l’abbiamo fatto sotto la prima mela,
abbiamo scostumato tu’le poesie sacrali
e ‘ssopito la fiammella d’una candela.

Ella ha volato fra la conoscenza infinita,
fra gli orpelli sacri dei misteri,
al cospetto della morte e della vita,
fra i cadaveri della mente edì cimiteri.
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