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Pubblicata il 26/10/2005
Partono le rondini primaverili
E saranno le foglie che cadranno
Verticali all’albero
A sfilare sulla passerella

Così l’autunno, come dentro ad una scatola d’uova,
Smorza la fragilità delle unghie dentro ai guanti
E l’ancheggiare sordo della pelle screpolata
Torna ad ogni passo falso
Croccante come pane
Appena fatto

Non si può evitare
Le rondini partono
Ogni volta e ad ogni passo
Il corpo promette
Un’ultima stagione
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una scatola cinese dimostra ciò che non c'è e non si trova dentro.
E spesso tra tanti scatoli non si riesce a trovare il nulla.
Ma tu riempi queste scatole di un milione di cose
e basta saperle leggere per capirne il significato;
e quando ci riesco son felice di quello che ho letto anche se spesso scrivi cose amare

il 26/10/2005 alle 14:53

Bellissimo il paragone tra foglie e pane croccante...una vita traballante tra fragilità e voglia di lievitare crescere bello e fragrante...il corpo promette bene. Ciao

il 26/10/2005 alle 15:36

Grazie roberto. Si, talvolta mi sento come le scatole cinesi, o le matrioske, continuo ad aprire porte e ovunque entro c'è solo un'altra porta da aprie. Non ho più chiavi e anche a stare dalla parte sbagliata della stanza, anche a satre sempre dalla parte sbagliata delle strada si finisce per perdere l'orientamento. Questo cambio di stagione forse potrebbe essere l'ultimo. Io credo ancora per il no, ad ogni passo il corpo promette ancora. Non mi arrendo amico mio. ti voglio bene

il 26/10/2005 alle 18:58

Grazie. Si la vita è un pane a lievitare, un pane sempre croccante, sempre fresco, malgrado il cambio di stagioni. Il corpo che ancora crede nel passo è un corpo che cerca di non perdere fragranza

il 26/10/2005 alle 19:00