PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/10/2005
Se tre mogli,
un omicidio presunto,
una malattia,
poi la morte,
e l'inferno in un libro...
non ti rendono immune al dolore,
e non rendono eterno il tuo Amore,
allora non hai vissuto,
Barney.
Ma in me vivrai,
perchè ti ho letto
e mi hai reso un altro.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!me piace!!!!!!!!!!!!!


vega

il 25/10/2005 alle 10:11

"la versione di Barney" di Mordecai Richler...bellissimo libro.
Ha cambiato il mio modo di pensare ai miei problemi.
Grazie per avermi letto.
Mene.

il 25/10/2005 alle 13:17

Amo Barney. Alla follia. Peché è rissoso, intollerante, brillante, divertente fino alle lacrime, troppo intelligente per essere vero, troppo simpatico per essere rimproverato se urla o ti intossica con i suoi sigari. Barney ti travolge prima di conquistarti, ti incatena con le sue storie e i suoi dubbi (quale sarà mai il nome del settimo nano...), ti riempie con la sua vitalità e la sua irruenza, con la sua ingordigia di vita, di persone, di parole. Barney ti si attacca addosso e non ti molla e,alla fine del libro (che arriva,purtroppo, prestissimo) ti fa solo venire voglia di leggerlo ancora!
Quindi capisco benissimo il senso del tuo omaggio e anche più, comprendo e condivido la sensazione di avvertire la possibilità prospettive diverse dopo aver letto quel libro



il 25/10/2005 alle 14:27

grazie Lyedra per essere passata di qui.
Noto che anche tu come me ti sei innamorata di questo protagonista...come si fa a non esserlo.
Grazie ancora.
Mene.

il 25/10/2005 alle 15:13

Dammi informazioni di Barney, per poterlo far rivivere nella mia mente. Ti ringrazio in anticipo...

il 25/10/2005 alle 21:00

Approdato a una tarda età, Barney Panofsky impugna la penna per difendersi dall'accusa di omicidio e da altre calunnie diffuse dal suo arcinemico Terry McIver. Così, fra quattro dita di whisky e una boccata di Montecristo, Barney ripercorre la vita allegramente dissipata e profondamente scorretta che dal quartiere ebraico di Montreal lo ha portato nella Parigi dei primi anni Cinquanta e poi di nuovo in Canada, a trasformare le idee rastrellate nella giovinezza in sitcom tanto popolari quanto redditizie, grazie anche a una società di produzione che si chiama opportunamente Totally Unnecessary Productions. Barney racconta delle sue tre mogli - una poetessa esistenzialista, una miliardaria dai robusti appetiti e dalla chiacchiera irrefrenabile, e Miriam, che lo ha appena lasciato, la sola di cui si sia mai innamorato. Racconta i suoi interessi, descrive i suoi intrattenimenti e ci chiede di partecipare alle sue consolazioni. Questo è Barney Panofsky, personaggio fuori misura, insofferente di tutto ciò che ottunde la vita. E questa è una delle storie più divertenti che ci siano state raccontate da molto tempo.
(recensione "riveduta e corretta" di feltrinelli)

il 26/10/2005 alle 20:07

ho letto il libro, però a me non ha detto molto, ma vado a rileggerlo volentieri un'altra volta, non si sa mai....mare

il 12/11/2005 alle 17:25