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Pubblicata il 18/10/2005
ho bruciato le immagini
del nostro lungo
estenuante
difficile
digiuno d'amore
ogni volta le mie
le tue dita
ogni volta la margherita
e i suoi petali
ci davano il responso
dell'abbandono
ti ho cercata come la fiammella
segue il gas
ti ho voluta
come notte
ti ho dipinta
come giorno
tutte le tue impronte
sui mobili di casa
il respiro sul ritratto
di me in divisa
la porta che non si chiude
il rubinetto che perde
sono tracce
del mio esilio a te
mia dolce mia
sempre ed unica mia
ancora ti cerco
forse ci vedremo
in quella libreria del tevere
tu come sai fare
mi tirerari il polsino
e mi guarderai per
regalarmi ancora
ed ancora un cenno
un'intesa
un'aria di ragazza seria
per uno che ha perso al gioco
e non credeva in te
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Davvero belli questi versi. Mi piace quella ricerca in ogni particolare...

il 18/10/2005 alle 18:06

veramente carino accostare le cose quotidiane e apparentemente scontate ad un sentimento così bello... complimenti

silvia

il 18/10/2005 alle 21:16

sai, l'amore ci prende la mano e guida i versi. poi qui si tratta di amore perduto per stupidità mia, quindi tanto più triste. A presto e grazie

il 19/10/2005 alle 08:27