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Pubblicata il 08/10/2005
Ed il mare ammiro in un fiero pensiero che si gonfia sincero oltre l’onda solcata dal veliero.
Su quel muro al sicuro, tra quel pero e quel cero, fra le note di un bolero, dorme placido un gatto nero.
Il delfino nell’onda, sembra palla sulla sponda o goccia blu che del mare è la ronda;
e di sinuosità egli abbonda come viso di Gioconda.
Oltre i pini s’innalza un canto, nel paese si prega un santo, la mia biro scrive a stento e in un valzer molto lento balla il vento col suo ritmo sempre attento.
Sale lenta quella luna tra i capelli di una bruna; lei non ha mai fretta alcuna e dell’ansia ne è digiuna.
Dal granello della duna ci cosparge di fortuna.

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Riesci a remare lontano con le tue belle rime.
Ricca di immagini suggestive, giunge al cuore, portata da leggere onde.
Con tanta simpatia, mati

il 04/11/2005 alle 12:42