PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/10/2005
Optammo per il lontano Giove
in un notte che ci trovò
stanchi di questo mondo.

Ricordi?

Giunsi col grande carro
più scintillante che mai
a bussare ai tuoi occhi.
Uscisti piroettante come nube
ostentando merletti di giglio
su un abito di lucente magia.
Consegnammo alle stelle
ogni nostro triste pensiero
rendendo leggere le anime.
Sfrecciammo col fiato in gola
dietro lo scalpitar astrale
di un Pegaso bardato di rose.

L’infinito ci accolse.

Tornammo prima di mezzanotte
stringendo tra le mani
saette divenute innocue.

Saby 2005
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Versi che si proiettano nello spazio per divenire leggeri....per parlare di innocente immensità.
Ti voto con simpatia, mati

il 09/11/2005 alle 16:12

Non mi era accorto di questo commento e mi scuso
Un abbraccio
Cesare

il 01/04/2006 alle 07:23