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Pubblicata il 06/10/2005
tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta
che mi vien rabbia
e gelosia mi assale
guardo gli estranei
con acida voglia
di esercitar parole
amare e strane
solo di le mi angoscio
e cerco lite e furia
per non guardar
dentro di me il vuoto
ella si va sentendosi laudare
benignamente d'umiltà vestuta
ed io ne piango
e resto solo
sembro un lenzuolo
che sbianco e tremo
e par che dalle sue labbia si mova
uno spirto soave pien d'amore
che va dicendo all'anima
muori di cuore
misero mortale
e non sperare
pace o perdono
perchè sei cieco
ed anche scemo
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Ho provato anch'io queste sensazioni...Orribili!

il 06/10/2005 alle 23:20

mi sa che questa Beatrice è una grandissima ..
il povero dante citava " tanto onesta PARE"
cioè non è onesta..
eppoi da tutti si faceva laudare...
e a forza di laudi..laudi oggi la dai domani..
bellissima rivisitazione Cosma..
spero noauto..

il 08/10/2005 alle 09:42