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Pubblicata il 05/10/2005

E di questi capelli
che hai stazzonato come la mia gonna
che farò
nelle notti insonni
tu, a zonzo in lidi lontani?
E di questa pelle
che inutilmente brilla
per attirarti,
febbrile nel suo farsi percorrere?
Vecchia non potrò raccontare
questo peccato per il mondo,
non potrò vantare
il privilegio dei tuoi oltraggi,
ma il mio enigma
serberà il sorriso,
ed i segni che hai lasciato
tu solo potrai rimirare,
non è un raggiro,
è l’altra faccia dell’amore.
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