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Pubblicata il 05/10/2005
Cadendo dal letto un gatto mammone miagolo amaramente,
non ebbe finito il suo canto amareggiato che la sua padrona,
donna dal bel aspetto ma di poche virtù,
lo strinse hai suoi seni gemendo parole d’amore!

Oh povero micio
Oh mio amorino

Il gatto contento osserva il suo viso
Ma, con orrore, decide di estrarre un artiglio
Decide che il viso della dolce padrona
Donna dai seni morbidi e caldi
Vada lacerato dalle sue unghie

Cosi decide il malefico gatto
Così si appresta a fare l’immondo animale

La donna, malefica oltre ogni dire,
pensava a qualcosa di ancora più sadico,
infila la testa del gatto nella vasca ricolma d’acqua
e annega la bestia immonda che mentre affonda pensa:
che seni caldi e rotondi.
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niente e solo una poesia
amo i gatti
tranquilla

il 05/10/2005 alle 16:58

pensavi il contrario?

il 06/10/2005 alle 20:01

era una poesia contro la crudelta femminile più che altro dolce poetessa

il 07/10/2005 alle 16:02

Le povere donne?
sei così sicura che siano così indifese le donne?
Ora non pensare che sia un misogino, ma dai era solo una poesia, Non era un' accusa al gentil sesso. solo una poesia. saluti poetessa

il 08/10/2005 alle 19:44

Grazie poetessa, molto gentile
Buona domenica anche a te.

il 09/10/2005 alle 18:22

Il senso è orripilante ma tant'è...il problema a mio avviso è che anche la morale logico -umoristica-viene meno in molti punti poco musicali del testo. Così così

il 23/11/2005 alle 21:24

penso che non ci hai capito nulla
ma non fa nulla non posso essere compreso da chi scrive cose come le tue

il 23/11/2005 alle 21:57

sai come diciamo noi
su risu e sa mela granada
che e rutta a terra e seste ippacada

il 24/11/2005 alle 16:47

non volevo capirla, del resto chi scrive COSE COME LE MIE come potrebbe mai capire chi scrive come le tue?salutoni poeta

il 25/11/2005 alle 11:35

sinceramente del fatto che tu la comprenda poco mi importa pensa alle cose tue e io pensero alle mie
salutoni poeta

il 25/11/2005 alle 16:46